È una storia di persone, un progetto concepito da e per le persone, questa è la sua forza. E il fatto che sia stato realizzato in Porta Nuova non è un caso: dopo aver dato ‘casa’ a 15.000 lavoratori, da Unicredit, a Google a Nike, è arrivato il momento di occuparci anche di noi. È stata una bella opportunità, poter ‘testare’ un edificio nella doppia veste di developer e inquilino e poter esplorare anche nuove pratiche di ‘smart working’ per i nostri oltre 150 collaboratori.
Manfredi Catella, Fondatore & Amministratore Delegato di COIMA
Per creare questo spazio, i collaboratori sono diventati in un certo senso co-protagonisti del percorso di progettazione, dando voce ai loro bisogni e alle loro necessità sul luogo di lavoro.
Il processo è stato guidato da COIMA Image, specializzata in progettazione architettonica, interior design e space planning, che ha ascoltato, osservato e intervistato le persone che lavorano in COIMA, indagando abitudini, esigenze e desideri, per creare – insieme – uno spazio di lavoro che non fosse solo efficiente ma anche bello da vivere.
Questo significa benessere e comfort all’interno dell’ambiente di lavoro. A partire dall’acustica, elemento importante, perché il silenzio rilassa e facilita la concentrazione. Poi la qualità della luce, sia quella naturale sia quella artificiale. Quindi, la qualità dell’ambiente, che deve essere salubre, adeguatamente climatizzato e areato, gradevole nei suoi componenti d’arredo.
Alida Catella, CEO COIMA Image
Poter osservare dalle finestre i toni rilassanti del verde, avere uno spazio dove fare anche attività fisica, gustare un buon caffè: niente è stato sottovalutato, perché la qualità del lavoro svolto dipende anche dal benessere delle persone – questo è stato il presupposto del percorso “Naturally Connected”, l’ascolto dei collaboratori e delle loro esigenze, che ha portato alla realizzazione degli spazi che vediamo oggi e che sono, prima di ogni altra cosa, umani. Spazi in cui trovare una propria dimensione personale che si intreccia a quella professionale, come il COIMA Caffé sulla terrazza dell’edificio, ma anche semplicemente le grandi vetrate che lasciano entrare la luce del sole, gli spazi aperti, condivisi, senza barriere.