Osservare il palco del Back to the City Concert 2020 comporsi un po’ per volta nel cuore di BAM - Biblioteca degli Alberi di Milano, quest’anno ha assunto un significato particolare. Un momento di rinascita, culturale e sociale, in uno dei luoghi simbolo del dinamismo della città.
BAM nasce da una partnership pubblico-privata fra il Comune di Milano, COIMA e la Fondazione Riccardo Catella, che ne cura la gestione tecnica e culturale, con l’impegno di portare i cittadini a vivere esperienze a contatto con la natura in uno spazio pensato per essere esempio di sostenibilità e di condivisione. Dopo aver mosso i primi passi sulle note del concerto open air della Filarmonica della Scala l’8 settembre di un anno fa, qualche mese dopo quando il progetto stava decollando, tutto è cambiato a seguito della pandemia.
Francesca Colombo, Direttore Generale
Culturale di BAM
Una nuova sfida che poteva essere affrontata in un solo modo: rendendo Milano più coraggiosa. “Un atteggiamento che ci ha guidato per tutto il 2020 e che abbiamo celebrato con un grande momento per la città, il 12 settembre, con la seconda edizione del Back to the City Concert, dedicato quest’anno al 250° anniversario della nascita di Beethoven” ci racconta Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale BAM, Fondazione Riccardo Catella.
Sotto la direzione di Nathalie Stutzmann e con il Coro Costanzo Porta, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali ha eseguito la Nona Sinfonia, offrendo nuovamente a tutti i cittadini una grande esibizione gratuita di musica classica all’aperto. Perché è proprio questo uno dei principali obiettivi di BAM: rendere la città più inclusiva, partecipata e in grado di offrire valore a tutti.
“Aver scelto la Nona di Beethoven, con il celebre Inno alla Gioia, è stato particolarmente significativo in questo momento storico, perché è un brano che parla di fratellanza universale e di rinascita. Con il Back to the City Concert abbiamo voluto dare un messaggio di gioia, portando il concerto in streaming nelle case di tutti, anche nelle strutture che si occupano di persone fragili, andando oltre i confini milanesi anche con la diretta live e sperimentando l’innovativa modalità di visione a 360°: stiamo andando verso la direzione giusta, per una fruizione inclusiva da tutti i punti di vista.”
In periodo Covid è nata una versione digitale di BAM. “Nonostante l’esperienza difficile che ha segnato tutti, faccio un bilancio positivo di questo periodo di cambiamento. BAM è un luogo di cultura e si è dimostrato capace di riorganizzarsi in tempi brevissimi, grazie anche al nostro staff giovane e dinamico, offrendo alla nostra community 35 eventi BAM@Home con workshop durante la pandemia. Questa versione virtuale delle nostre iniziative ci ha permesso di trasmettere gli eventi previsti open air trasformandoli in contenuti fruibili in streaming, caratteristica che potrà rivelarsi utile anche in caso di nuove restrizioni sanitarie o per alcuni spettacoli della stagione invernale.”
Back to the City Concert
Questa ‘nuova normalità’ ha consentito l’affermazione di modalità di fruizione culturale all’aperto che potranno divenire, anche in Italia, un modello per il futuro: “BAM si pone come luogo di innovazione ed è stata pensata per diventare il fulcro di eventi culturali all’aperto, a contatto con la natura, oggi ancor più essenziali dopo i mesi di quarantena.” Un dinamismo e senso di adattamento con i quali BAM ha incontrato il favore dei cittadini anche durante questa particolare estate, adottando modalità di distanziamento che si integrassero con il contesto e che hanno rappresentato una nuova forma di interazione con e per i Milanesi: “I nostri cerchi e la nostra scritta ‘BAM loves MILANO’ sull’erba sono stati un successo, quasi iconografici! Tutti hanno risposto bene e hanno rispettato le indicazioni fornite per la sicurezza. Penso sia stato un gesto di accoglienza e di ritorno alla natura ‘in sicurezza’ che i cittadini hanno apprezzato”, sottolinea Francesca Colombo.
La programmazione culturale di BAM si ispira ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e si articola in quattro pilastri: #openairculture, #nature, #wellness, #education. Il palinsesto per i prossimi mesi è particolarmente ricco, con “180 momenti culturali, lezioni di yoga e fitness, concerti, incontri ed eventi per adulti e più piccoli. E le nostre feste, i ‘BAM Season Days’, create per celebrare il succedersi delle stagioni.”
Saluto all’Estate festeggiato in BAM il 20 settembre
Coerentemente con i valori di Fondazione Catella e COIMA, le attività mirano a creare una connessione fra le persone e il tessuto urbano che le circonda. A tal proposito, Francesca Colombo sottolinea che una delle caratteristiche principali di BAM si manifesta in due semplici parole: “Fare rete! Fare rete per essere più coraggiosi, insieme. BAM ha quasi un anno e dialoga con oltre 70 istituzioni culturali – tra cui Fondazione Feltrinelli, Filarmonica della Scala, FAI. Abbiamo attivato una collaborazione per i dipendenti del Comune di Milano e i loro Campus, coinvolgendo anche gli oltre 700 cittadini che si sono identificati nei nostri valori diventando BAMFriends.”
“Tra gli ultimi partner che si sono uniti a noi, e non per importanza, il Festival della Biodiversità e il Parco Nord Milano, con cui stiamo collaborando nella costruzione di un network tra i grandi parchi cittadini milanesi, affermandoci come uno dei player culturali della città” conclude Francesca. “Per una passeggiata in mezzo alla natura, per tenersi in forma all’aria aperta o per partecipare a momenti culturali… BAM è pronto ad accogliervi sempre!”