COIMA lancia il suo primo podcast, Nuove Radici

Un viaggio nel futuro delle città, partendo dai bisogni di oggi. Architetti, imprenditori e scrittori discuteranno il tema della polis indagando le nuove esigenze emerse dall’esperienza della pandemia e dalle urgenze imposte dal climate change.

09/11/2021

Nuove Radici è una serie podcast in 4 episodi sul futuro delle città, con la quale COIMA, in collaborazione con Chora Media, ha provato a rispondere alle nuove domande emerse dall’esperienza della pandemia e dalle urgenze imposte dal climate change.

Il progetto prende ispirazione da COIMA Roots, la strategia di sostenibilità adottata da COIMA, che attraverso 8 vie ha posto le basi per un nuovo modo di pensare le città, secondo una logica di sostenibilità e rigenerazione. Di che cosa si nutrono le radici da cui vorremmo vedere crescere le città e i quartieri di domani? Quali caratteristiche dovranno avere i luoghi nei quali sceglieremo di vivere in futuro? In che modo amministrazioni, istituzioni e aziende potranno rispondere ai bisogni dei cittadini di domani? Episodio dopo episodio, Nuove Radici discuterà in modo concreto e costruttivo il tema del futuro della polis. Lo farà attraverso la voce di una narratrice, la giornalista Francesca Milano, e soprattutto quelle di architetti, giornalisti, scrittori e massimi esperti del settore.

Ascolta il teaser di Nuove Radici

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A inaugurare la serie, l’architetto senatore a vita Renzo Piano, il giornalista e scrittore Mario Calabresi, oltre a Manfredi Catella, Founder&CEO di COIMA. Il dialogo indagherà come, a seguito della pandemia e di fronte alle contraddizioni che condizionano la vita umana nelle megalopoli, la città italiana, caratterizzata da distanze brevi e quartieri connessi, può tornare a essere un elemento di attrazione e un modello d’ispirazione per il mondo.

Il secondo episodio approfondisce il concetto di connessione in ambito urbanistico, insieme a Pietro Salini, CEO di WeBuild, Francesca Bria, Presidente di CDP Venture Capital, e Sara Loffredi, scrittrice. Connettere ciò che è separato, connettere una città con l’altra, un quartiere con un altro quartiere, la città e la campagna, il nord e il sud, è la sfida che il Paese ha di fronte per superare le proprie endemiche arretratezze. Ma connettere, oggi, significa non solo progettare nuove infrastrutture fisiche, ponti e gallerie, quanto dotarsi di migliori infrastrutture digitali per consentire il flusso di dati e informazioni. Il destino delle nostre città e la qualità della nostra vita quotidiana, infatti, dipenderà sempre di più dall’efficienza delle sue connessioni, materiali e immateriali.

Il terzo episodio parlerà di bellezza, insieme all’architetto Stefano Boeri, la designer Patricia Urquiola e Manfredi Catella. Non esiste vera rigenerazione urbana se i gesti di chi progetta e costruisce non si lasceranno ispirare da altre due parole: sostenibilità e bellezza. Rigenerare è una parola entrata nel lessico dell’architettura e dell’urbanistica e significa riparare, riconvertire, riqualificare ciò che già esiste, ma la storia del Bosco Verticale a Milano e della riqualificazione di Porta Nuova è l’esempio di un nuovo modo di operare e intervenire sul tessuto urbano, dove sostenibilità e bellezza sono le stelle polari che guidano l’azione.

Renzo Piano, architetto e senatore a vita

Renzo Piano, architetto e senatore a vita

Per concludere, le voci di Renzo Piano e Manfredi Catella tornano a dialogare, insieme a Kelly Russell Catella, Head of Sustainability and Communication di COIMA, sul concetto di appartenenza. La pandemia ci ha ricordato quanto ogni essere umano, nel bene o nel male, appartiene all’altro. Se da un lato la vicinanza tra i corpi, nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto, è la condizione che ha reso possibile la circolazione del virus, dall’altra sappiamo, oggi più che mai, che la nostra vita ha bisogno della presenza degli altri e di un diverso rapporto con la natura, come insegna l’esperienza del parco BAM – Biblioteca degli Alberi Milano. La felicità urbana non può prescindere dalla qualità della vita in comune, soprattutto per i margini e le periferie, dove spesso la città nasconde le proprie migliori risorse.

Se siamo riusciti a incuriosirvi, seguite l’uscita dei quattro episodi sul profilo LinkedIn COIMA e sulle principali piattaforme di podcast: Spotify, Google Podcast, Apple Podcast e Spreaker.

Una serie podcast in 4 episodi sul futuro delle città, con la quale COIMA, in collaborazione con Chora Media, ha provato a rispondere alle nuove domande emerse dall’esperienza della pandemia e dalle urgenze imposte dal climate change. Il progetto prende ispirazione da COIMA Roots, la strategia di sostenibilità adottata da COIMA, che attraverso 8 vie ha posto le basi per un nuovo modo di pensare le città, secondo una logica di sostenibilità e rigenerazione

Ma connettere, oggi, significa non solo progettare nuove infrastrutture fisiche, ponti e gallerie, quanto dotarsi di migliori infrastrutture digitali per consentire il flusso di dati e informazioni. Il destino delle nostre città e la qualità della nostra vita quotidiana, infatti, dipenderà sempre di più dall’efficienza delle sue connessioni, materiali e immateriali. Non esiste vera rigenerazione urbana se i gesti di chi progetta e costruisce non si lasceranno ispirare da altre due parole: sostenibilità e bellezza

La pandemia ci ha ricordato quanto ogni essere umano appartiene all’altro. Se da un lato la vicinanza tra i corpi, nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto, è la condizione che ha reso possibile la circolazione del virus, dall’altra sappiamo che la nostra vita ha bisogno della presenza degli altri e di un diverso rapporto con la natura. La felicità urbana non può prescindere dalla qualità della vita in comune, soprattutto per i margini e le periferie, dove spesso la città nasconde le proprie migliori risorse