Città, capitali e competenze per una ripresa sostenibile

L’Italia dei mille campanili può rappresentare un modello di sviluppo territoriale sostenibile e alternativo a quello della concentrazione in megacities.

15/07/2020

La crisi sanitaria ed economica del 2020 ha evidenziato, ancora una volta, la necessità di un approccio in grado di generare un benessere più diffuso e sostenibile, che oggi ci pone nelle condizioni di dover affrontare uno sforzo ancora maggiore per creare le condizioni della ripresa, in un contesto sicuramente molto complesso. Per contro, proprio questa situazione di emergenza ci offre l’opportunità unica di cambiare il nostro Paese intervenendo e lavorando su uno dei suoi asset principali, il territorio, sintesi unica al mondo di bellezza, cultura e storia, così da accelerare il rinnovamento delle nostre città e delle nostre infrastrutture con un piano di azioni e interventi che già erano urgenti prima del Covid.

Roma

I cambiamenti climatici, la digitalizzazione - così cruciale durante il lockdown - il sistema dei trasporti e delle infrastrutture e gli spazi pubblici incideranno profondamente nel modo di concepire e vivere gli edifici, di qualsiasi genere e natura. In questo contesto l’Italia, con le sue differenze e peculiarità, può diventare il fattore strategico per una ripresa economica diffusa e per un nuovo modello di sviluppo territoriale, alternativo a quelli basati sulla concentrazione, risultato di un’urbanizzazione intensiva.

Quali sarebbero gli elementi cardine? Un modello di sviluppo economico basato su rendimenti sostenibili di lungo termine, un modello di sviluppo territoriale fondato su poli di eccellenza specializzati e iperconnessi, un’architettura collaborativa aperta che unisca le migliori forze del Paese, ovvero investitori istituzionali e sistema bancario, settore pubblico, mondo scientifico e culturale, imprese e aziende. Un Green Deal realizzato secondo vocazioni italiane potrebbe consentire all’Italia di raggiungere una posizione di leadership in Europa e nell’area del Mediterraneo, rappresentando un benchmark per nuovi modelli di sviluppo a livello mondiale.

Un’ambizione che nasce dalla concreta esperienza di Porta Nuova e di ciò che ha rappresentato per Milano e che punta a generare, insieme a partner istituzionali che credono nel nostro Paese, una forte spinta allo sviluppo, alla realizzazione di quartieri e aree del tutto sostenibili, all’innovazione, alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro.

In questa sfida, COIMA intende svolgere un ruolo centrale, continuando a contribuire al rinnovamento delle città e delle infrastrutture italiane. È in tal senso che nasce COIMA ESG City Impact Fund, un fondo di investimento focalizzato su interventi di rigenerazione urbana e di riutilizzo edilizio che contribuiscano alla revisione, in chiave sostenibile, delle infrastrutture esistenti, al fine di ridisegnare nuovi modelli fisici e sociali nei settori della residenza, del turismo e della rigenerazione urbana di quartieri, che possono diventare a loro volta generatori di innovazione virtuosa.

“L’Italia dei mille campanili può rappresentare un modello di sviluppo territoriale sostenibile e alternativo a quello della concentrazione in megacities” spiega Manfredi Catella, fondatore e CEO di COIMA. “Questo fondo vuole valorizzare le eccellenze del nostro territorio, come impegno al servizio dell’Italia e contributo per sviluppare progetti di economia reale in partnership con le migliori istituzioni, università e centri di ricerca, imprenditori e aziende sia nel settore privato sia nel settore pubblico, con significativi ritorni in termini di sostenibilità”.

Venezia

COIMA ESG City Impact Fund, avviato con una prima raccolta fondi di 400 milioni di euro e con un obiettivo superiore al miliardo, è una piattaforma aperta agli investitori istituzionali italiani pensata per facilitare flussi di investimenti che possano avere un impatto sull’economia reale. Un impegno che assume una rilevanza ancora maggiore in questo periodo storico: “In un momento grave, che vede una sostanziale decrescita del nostro PIL, il fondo, con i suoi investitori, propone un progetto innovativo di grande impatto sociale per una nuova visione di sviluppo economico e territoriale” è il commento di Nunzio Luciano, Presidente di Cassa Forense, fra i primi contributori. Gli fanno eco Walter Anedda, Presidente Cassa Dottori Commercialisti, che ritiene il fondo “particolarmente utile soprattutto nel caso di investitori istituzionali, che hanno così la possibilità di investire in asset strategici per il Paese contribuendo alla ripresa economica complessiva” e Giuseppe Santoro, Presidente Inarcassa, convinto che “i fondi immobiliari, proprio per il loro impatto diretto sul territorio, dovrebbero connotarsi per caratteristiche di sostenibilità ambientale e sempre maggiore efficienza energetica: senza alcun dubbio la vera differenza sulle città del futuro la faranno le idee-azioni sostenibili.

COIMA è promotore di un impegno che vede coinvolte alcune delle realtà più dinamiche del panorama italiano e si avvarrà del supporto attivo di COIMA City Lab, il gruppo di lavoro costituito per tracciare le linee guida per gli spazi urbani del futuro, composto da architetti e professionisti con esperienza internazionale e competenze nella progettazione delle città come Stefano Boeri, Christopher Choa, Liz Diller, Gregg Jones, Lee Polisano, Carlo Ratti e Cino Zucchi.

COIMA City Lab permetterà una valutazione delle performance ESG (Environmental, Social e Governance) dei progetti attraverso le metriche di analisi sviluppate al suo interno, identificando gli obiettivi specifici di ogni intervento e i parametri misurabili che permetteranno di verificarne la realizzazione. Il Fondo adotterà la certificazione GRESB e i progetti saranno valutati attraverso certificazioni indipendenti come LEED, WELL e WELL for Community per garantire l’ulteriore verifica di parti terze.

Grazie all’esperienza di una città come Milano, dove negli ultimi anni sono state sviluppate best practice innovative nello sviluppo del territorio grazie all’intensiva collaborazione con partner istituzionali e investitori che hanno creduto nelle potenzialità del Paese, tutta l’Italia ha l’occasione per diventare ancora una volta simbolo di rinascita ed esempio di sostenibilità, progettualità e lungimiranza a livello mondiale.