Il management del Gruppo, già storicamente stabile e con consolidata esperienza nel real estate, si è ulteriormente rafforzato con l’ingresso di nuove professionalità. COIMA conta oggi 219 professionisti (+219% rispetto al 2015) – di cui 44 entrati in azienda negli ultimi 12 mesi, nonostante il contesto pandemico – il 55% dei quali ha meno di 40 anni.
I fondi COIMA hanno saputo consentire nel tempo rendimenti medi superiori alle attese e alle medie di mercato. In particolare il fondo Porta Nuova Garibaldi è stato premiato per due anni di fila da MSCI come miglior fondo specializzato italiano in termini di performance.
Queste le performance dei fondi che hanno completato il ciclo di gestione con monetizzazione del rendimento per gli investitori:
Il fatturato medio del quinquennio, di oltre 50 milioni di euro, è cresciuto di oltre il 200% rispetto al 2015, con un EBIDTA medio del quinquennio sostanzialmente triplicato a oltre €18 milioni con un’incidenza media degli incentivi da performance di oltre il 30%.
Nel 2020 il Gruppo ha consolidato un patrimonio netto di oltre €45 milioni, senza alcun indebitamento. COIMA SGR ha registrato un’eccedenza di capitale rispetto ai requisiti di patrimonio di vigilanza pari a 3,7 volte e un patrimonio complessivo stabilizzato in gestione di oltre 8 miliardi di euro, raddoppiato rispetto al 2015, con l’obiettivo di raggiungere i 10 miliardi nel prossimo triennio.
Rigenerazione edilizia e urbana, impatto ESG e digitale sono gli elementi chiave che compongono la strategia di COIMA. Nei prossimi anni il Gruppo opererà secondo un modello integrato basato su competenze industriali e finanziarie, potenziato da data automation e digitalizzazione, con un approccio a impatto ESG su tutta la catena di creazione del valore e sull’integrazione di processi e operazioni di gestione degli investimenti, attribuendo un ruolo chiave alle proprie persone, alla sostenibilità, alla tecnologia e all’innovazione.
Una forte attenzione ai temi ESG contraddistinge da sempre l’operato del Gruppo. Vincitore del Greenbuild Leadership Award 2020 a livello europeo per l’impegno nello sviluppo immobiliare sostenibile, COIMA ha sviluppato e gestisce 34 edifici certificati LEED® – che rappresentano circa il 76% del suo portafoglio e il 40% degli edifici certificati a Milano – per oltre 400.000 mq; a questi si aggiungono 15 immobili in via di sviluppo, 10 dei quali riceveranno anche la certificazione WELL®. Apripista delle certificazioni LEED® in Italia con torre Unicredit, il Gruppo ha avviato il percorso per certificare Porta Nuova primo quartiere al mondo LEED® e WELL® for Community e ha nel proprio portafoglio il primo edificio direzionale italiano certificato WELL® (Corso Como Place), la più grande torre NZEB (Gioia 22), oltre a essere fra i primi operatori in Italia ad adottare la certificazione secondo il protocollo WiredScore.
Gli obiettivi ESG di COIMA per i prossimi anni seguono le linee guida di decarbonizzazione dell’Unione Europea. Il 100% dei nuovi sviluppi del Gruppo sarà già allineato all’obiettivo di decarbonizzazione al 2050 di 2°c e sarà certificato sia LEED® sia WELL®. Inoltre ogni nuovo progetto sarà sottoposto a valutazione delle performance ESG attraverso le metriche proprietarie analitiche della COIMA City Lab Charter, identificando specifici obiettivi e parametri ESG misurabili attraverso il calcolo di un rating che porterà alla verifica del rispetto di tali obiettivi.
Nel marzo di quest’anno COIMA SGR, in applicazione del regolamento europeo 2019/2088 (SFDR), ha deciso di adottare l’approccio “comply” alla considerazione degli effetti negativi delle proprie decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità ESG. Oggi 9 fondi su 27, corrispondenti al 70% del patrimonio gestito, sono qualificabili secondo l’articolo 8, e il Gruppo si pone l’obiettivo di raggiungere il 100% dei propri fondi programmatici qualificati secondo gli articoli 8 o 9. COIMA ESG City Impact Fund, primo fondo italiano di investimento chiuso con obiettivi misurabili di impatto ESG, è già qualificato secondo l’articolo 8 e pronto a investire in rigenerazione sostenibile del territorio a livello nazionale, come già avvenuto per il progetto dello scalo di Porta Romana a Milano.
Uno dei fattori evolutivi della strategia di COIMA è basato sulla digitalizzazione dei processi e delle attività. Il Gruppo sta investendo nella trasformazione digitale dei propri processi, che porterà benefici tangibili in termini di efficienza produttiva, e nella creazione di una piattaforma digitale da adottare nello svipullo di immobili e quartieri.
Dopo due anni di pre-sviluppo nasce COIMA Human Technology (HT), con l’obiettivo di supportare con infrastrutture tecnologiche e digitali gli sviluppi di spazi urbani ed edifici per accrescere il valore degli asset e il livello di soddisfazione e benessere degli abitanti attraverso l’offerta di servizi innovativi. L’utilizzo della tecnologia, unita a una visione di servizio per l’utente, consente la realizzazione di esperienze personalizzate con ricadute positive sull’impatto ambientale degli asset e su aspetti di inclusività sociale.
Avanguardia di questo nuovo approccio tecnologico è ancora una volta l’area di Porta Nuova a Milano, che grazie a una partnership con QIA – Qatar Investment Authority finalizzata allo sviluppo di una piattaforma digitale di quartiere, e a collaborazioni con McKinsey e Accenture, rappresenta il punto di partenza della trasformazione digitale che COIMA intende apportare nel mercato Real Estate. Attraverso COIMA HT, su cui sono previsti investimenti per oltre 28 milioni di euro e l’allocazione di un team full time equivalent di 23 elementi nei prossimi anni, Porta Nuova rappresenterà un progetto pilota a livello nazionale nell’analisi e sviluppo della gestione del dato, raccolto da utenti e visitatori, per una fruizione smart di spazi, attività e servizi.
Nel corso degli ultimi cinque anni COIMA ha contribuito a progetti di rigenerazione urbana per un valore economico di oltre 3 miliardi di euro, con previsione di investimenti nei prossimi cinque anni fino a ulteriori 5 miliardi di euro. Sono 9 i concorsi internazionali di architettura sostenuti con la partecipazione di oltre 200 studi multidisciplinari, e la previsione di indirne almeno altrettanti nel prossimo quinquennio, assegnando progetti a oltre 15 Studi con l’attivazione di partnership virtuose di contaminazione fra professionisti di culture diverse. Nel corso del solo 2021 il Gruppo ha in previsione l’assegnazione di 7 nuovi concorsi di architettura per altrettanti progetti a Milano.
Il 78% del portafoglio di COIMA è rappresentato da asset in prime locations. Fra i principali progetti in corso di svolgimento, il Gruppo è attivo a Milano sia nello Scalo di Porta Romana, in partnership con Covivio e Prada Holding, sia nell’area Valtellina all’interno dello Scalo Farini, sia nel quadrante nord est della città, in continuità con Porta Nuova.
Tali progetti riaffermano la leadership in tema di rigenerazione urbana di quartiere di COIMA, che potrà mettere a frutto l’esperienza maturata in Porta Nuova. Premiata al MIPIM 2018 come miglior progetto di rigenerazione urbana al mondo, l’area rappresenta un laboratorio di sperimentazione urbana sostenibile focalizzata sulle persone, sulla comunità, l’integrazione e la resilienza, e vede in BAM – Biblioteca degli Alberi Milano un progetto pilota nella gestione degli spazi pubblici, connettore di un network aperto a collaborazioni con associazioni e aziende con l’ambizione di coinvolgere la comunità su temi come il cambiamento climatico, l’educazione, la diversità e l’inclusione.
Fra gli obiettivi più sfidanti che il Gruppo si pone nel prossimo futuro vi è lo sviluppo del Villaggio Olimpico con obiettivo NZEB sia in fase di costruzione sia in fase di operations, inclusa la conversione da Villaggio Olimpico a Studentato.
Gestore fiduciario per conto di primari fondi sovrani e investitori istituzionali provenienti da Europa, Stati Uniti, Canada, Asia, Medio Oriente e Italia, COIMA concentra il proprio programma di investimenti in rigenerazione territoriale sulle città italiane con progetti che possano contribuire, anche in partnership con investitori e operatori locali, allo sviluppo economico urbano e alla realizzazione di nuovi format innovativi in termini di sostenibilità ambientale e inclusione sociale, in particolare a livello di quartiere.
Negli ultimi cinque anni COIMA ha raccolto circa 1,8 miliardi di euro da primari investitori istituzionali, per la maggior parte diretti e discrezionali, il 66% dei quali internazionali. La previsione per i prossimi anni è di raccogliere sul mercato ulteriori 2 miliardi di euro.
Dopo il lancio lo scorso luglio di COIMA ESG City Impact Fund – con un equity target di oltre 1 miliardo di euro – nei prossimi 18 mesi COIMA avvierà nuovi veicoli di investimento programmatici che consentano di investire secondo le proprie linee strategiche:
Il Gruppo manterrà la propria strategia di investimento anche sui segmenti di logistica – asset class già in forte crescita, ma che prevede una ulteriore fase di accelerazione – e turismo, asset chiave per il sistema economico nazionale che, duramente colpito dalla pandemia, offre aspettative di forte ripresa per il biennio 2022-2023.
“La scelta degli azionisti fondatori di riunirsi dopo oltre 40 anni in COIMA Holding costituendo il Gruppo COIMA rappresenta una tappa importante nel percorso imprenditoriale e aziendale iniziato nel 1974, con l’obiettivo di consolidare una realtà aziendale nazionale in grado di contribuire alla valorizzazione del territorio italiano come risorsa strategica di sviluppo economico, di abilitare gli impatti indicati dall’European Green Deal e di declinare le missioni del PNRR approvato dal nostro Governo” è il commento di Manfredi Catella. “Adesso sarà determinante lavorare sui progetti e sulla capacità industriale delle nostre aziende di sviluppare partnership pubblico-privato virtuose e di mercato che sappiano contribuire in modo accelerato alle prospettive del Paese e competere a livello internazionale.”