
Le discontinuità profonde nella storia sono sempre generatrici di cambiamento ed anche opportunità di accelerazione evolutiva. L’esperienza pandemica seguita dagli effetti globali del conflitto bellico tra Russia e Ukraina rappresenta una brusca interruzione di un periodo di maggiore benessere diffuso sostenuto da condizioni macroeconomiche particolarmente favorevoli. La globalizzazione che per decenni si è manifestata nei relativi vantaggi ha in questa fase storica mostrato anche la fragilità richiedendo una rivalutazione dei modelli culturali ed economici.
La cura ambientale e sociale come condizione di sopravvivenza collettiva è una priorità che oggi appare con ancora più chiarezza improcrastinabile e come elemento strutturale della performance economica e finanziaria. Con senso di responsabilità e passione nel contribuire positivamente ad un equilibrio tra la nostra specie e la natura e tra le persone, intendiamo imprimere alla nostra organizzazione una spinta decisa in questa direzione. Siamo consapevoli di come ogni trasformazione richieda sforzi importanti e di come innovare significhi anche talvolta fallire, ma con umiltà e determinazione perseguiremo questa strada senza esitazione. Il 2021 è stato un anno dove abbiamo raggiunto tappe importanti e messo basi solide per costruire il futuro di COIMA pur convinti di essere ancora lontani dal raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo per evolvere in una società d’impatto con un approccio sostanziale, obiettivi misurabili ed una cultura e competenza diffusa in tutte le persone che compongono la nostra squadra.
Nel corso del 2021 tutti gli azionisti di COIMA SGR e di COIMA REM hanno inteso consolidare un allineamento maggiore attraverso la costituzione del gruppo COIMA conferendo delle rispettive partecipazioni in COIMA Holding. Questo passaggio, oltre a rappresentare una razionalizzazione societaria, rappresenta un importante presupposto per integrare tutte le competenze finanziarie e tecniche e comporre una squadra coesa nel raggiungere gli obiettivi aziendali sviluppando un approccio ESG unitario. Gli oltre 200 professionisti riuniti sotto un’identità e programmazione comune rappresentano il fattore competitivo su cui si ancora il nostro piano industriale. Il 2021 è stato caratterizzato da importanti novità regolamentari, con l’entrata in vigore della “Sustainable Finance Disclosure Regulation” (SFDR), dedicata ai partecipanti ai mercati finanziari, e della “EU Taxonomy”, che definisce il framework per l'identificazione delle attività economiche sostenibili.
Queste nuove direttive hanno dato un importante slancio agli operatori del mercato per l’integrazione delle regole sulla commercializzazione di prodotti finanziari con obiettivi di sostenibilità ambientali e/o sociali e per aumentare la trasparenza e comparabilità dei prodotti finanziari, collocati e scambiati nei mercati. Nel corso dell’ultimo esercizio, COIMA ha prontamente integrato i requisiti normativi della SFDR, in particolare in ottemperanza all’Art. 4 del Regolamento, decidendo di adottare l’approccio “comply” alla considerazione degli effetti negativi delle proprie decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità e pubblicato la “Politica di Integrazione dei Rischi di Sostenibilità nei Processi di Investimento”.
È stato inoltre formalizzato il Sustainable Innovation Committee, costituito nel 2016, completando l’integrazione del comitato nel modello operativo aziendale, revisionandone i processi e integrando le procedure per migliorare il monitoraggio e la rendicontazione delle tematiche ESG. Stiamo continuando la nostra evoluzione organizzativa a livello di governance e gestionale in particolare con riferimento alle competenze in ESG, tecnologia e digitalizzazione.
Entro il 2030 vogliamo allineare il 100% del portafoglio agli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti a livello europeo, continuare con l’adozione delle certificazioni LEED® e WELL® attivando importanti progetti di community management negli sviluppi urbani di quartiere, proponendo partnership innovative pubblico-privata come quella attuato a BAM (Biblioteca degli Alberi Milano) in Porta Nuova, e gestire solo fondi ex. art 8 o 9 SFDR. Il nostro fondo COIMA ESG City Impact Fund, che investe in progetti di rigenerazione urbana, promuove caratteristiche di sostenibilità ambientale e sociale (ex art. 8, SFDR) e a fine 2021 ha raggiunto una raccolta di capitali pari a quasi 500 mln€ da investitori istituzionali nazionali, confermando il forte interesse verso gli investimenti immobiliari sostenibili. Questo Fondo ha l’obiettivo di promuovere la riqualificazione sostenibile del patrimonio immobiliare esistente e del territorio, la creazione di comunità coese e resilienti, la salute e benessere negli edifici e nella comunità e la promozione della cultura e dell’educazione.
Abbiamo infatti l’ambizione di poter creare “impatto” positivo verso l’ambiente e la comunità e allo stesso tempo di poter generare ritorni di mercato per i nostri investitori. Sono stati raggiunti importanti risultati nel Rating GRESB (Global Real Estate Sustainability Benchmark), posizionando i fondi COIMA Opportunity Fund II (95/100) e Porta Nuova Garibaldi (83/100) tra i migliori Fondi immobiliari in Europa. Abbiamo avviato la commercializzazione dei primi tre Fondi di Investimento Alternativi (FIA) immobiliari in ex Art. 8 SFDR: COIMA ESG City Impact Fund, COIMA Lampugnano Regeneration Fund, COIMA Evergreen, di cui i primi due già operativi e il terzo in fase di raccolta. Oltre l’80% del portafoglio immobiliare gestito è certificato o precertificato secondo la certificazione LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design) e per oltre il 50% del portafoglio è stato sviluppato un piano di decarbonizzazione.
Il perimetro di rendicontazione dei dati ambientali di questo report è stato ulteriormente ampliato, che comprende sia le emissioni dirette dei Fondi (Scopo 1 e 2), sia le emissioni derivanti dai consumi dei conduttori (Scopo 3) per un completamento del perimetro pari a 70% del GAV. Sono particolarmente significativi alcuni dati ambientali del portafoglio in gestione; l’uso marginale di combustibili fossili in loco che rappresentano solo il 2% del totale delle emissioni, ed il 64% di energia elettrica totale da fonte rinnovabile.
Infine, guardando al futuro, siamo convinti che sia in atto un cambiamento strutturale sotto il profilo economico e sociale, le aziende che meglio sapranno interpretare questi cambiamenti integrando innovazione e sostenibilità, potranno rafforzare la propria cultura aziendale e posizione nel mercato. L’anno 2022 ci vede impegnati nella revisione della nostra Sustainability Policy, con i nostri obiettivi lungo termine ancora più focalizzati e la creazione di un piano “Transition to Impact” che identifica gli strumenti, le azioni ed i responsabili per ogni azione necessarie per raggiungerli attraverso una programmazione progressiva.
È un strada che percorriamo con passione e determinazione e questo rapporto è una maniera di condividere, contagiare ed anche ascoltare lungo il percorso.
Buona lettura.
Manfredi Catella
Founder &CEO
COIMA